Una nuova
indagine per
l’ispettore
Reggiani
L’uccisione per strangolamento di
tale Guido Ferrari, avvenuta all’interno della sua abitazione di Corso
Garibaldi, la mattina del 22 giugno 2012, dà inizio a serrate indagini che
l’Ispettore Reggiani svilupperà con la consueta disincantata tenacia, e che lo
porteranno all’avventuroso rinvenimento del diario di una donna di nome
Arianna.
Da quel momento in poi, attraverso
la lettura intensamente accolta e interpretata di quel diario, Reggiani, si
immergerà nel pensiero e nel sentire di quella donna che, mentre parla di sé e
degli avvenimenti che hanno segnato la storia sua e del suo tempo, parla anche
di tutti coloro che, leggendo la vita nelle sue parole, avranno la ventura di
incontrarla e di incontrarsi fra quelle pagine.
Con l’anima predisposta in modo
naturale alla limitazione dei conflitti, Arianna racconta della
sua guerra vissuta, e delle successive e virtuali guerre dell’anima, racconta
dell’emozione della maternità e del dolore per la criminale sottrazione di un
figlio, del bisogno di libertà e del rifiuto della violenza attuata dai
terroristi per ottenerla; questo ed altro, mentre si chiede del suo essere
donna, e, intrecciate alla memoria,
trova le risposte circa i motivi ancestrali per cui un uomo rifiutato
uccide la donna che lo rifiuta.
Giunto alla fine di quella lettura, Reggiani
saprà molto di più sia dei dati relativi all’indagine, sia di se stesso e del
mondo.
Indagine il cui esito tuttavia non sarà
scontato, e che dovrà rispondere, fra tante, anche a una domanda: perché
l’assassino ha “firmato” l’omicidio marchiando sul collo della vittima il
“volto” di una scimmia? Un percorso
inusitato e inquietante, in cui l’onestà intellettuale e l’etica che da sempre
guidano l’ispettore saranno messe a dura prova.
Nessun commento:
Posta un commento